Risposte utili - Petra Bujoux deposito lastre

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Risposte utili

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PETRA Bijoux srl
VIA Mons. Bagnoli, 90
67051 AVEZZANO AQ
tel 0863-441561

deposito:
Via Cavour km 2,300
cellulare 338.4572602


MATERIALI
LASTRE DI APRICENA
NEW MALJAT
GRANITO
PRODOTTI QUARELLA
TRAVERTINO


Perché i marmi colorati possono scolorire quando sono in esterno?
Il colore è dovuto alla presenza e al grado di concentrazione di alcuni pigmenti contenuti nei minerali che formano la massa rocciosa dei vari materiali; il colore di questi pigmenti viene alterato dall'azione degli agenti atmosferici con i quali interagiscono (acqua e sostanze in essa contenute, irraggiamento solare, escursioni termiche etc…)




Qual è la differenza tra marmo e granito?

La componente principale dei marmi è il carbonato di calcio (per cui sono anche detti carbonati) mentre la principale componente dei graniti è l'ossido di silicio (per cui sono detti anche silicati). Le caratteristiche chimico-fisico-meccaniche dei graniti sono molto diverse da quelle dei marmi e per questo motivo i campi di applicazione di questi materiali devono essere scelti accuratamente. Come regola generale, che prevede comunque varie eccezioni, i marmi sono preferibilmente da utilizzare in interni, mentre i graniti possono essere impiegati anche in esterno. Anche le tecniche di lavorazione dei materiali lapidei sono influenzate dalla loro composizione.
Il marmo ha una natura calcarea (e' costituito da carbonato di calcio), ha una durezza non elevata (circa 3-4 della Scala Mohs), reagisce facilmente con gli acidi anche deboli (es. aceto, succo di limone, ecc.) ed e' facilmente lucidabile e lavorabile. La presenza di altre sostanze (anche in piccola quantita') puo' formare venature e colorazioni tipiche. Il granito ha una natura silicea (e' costituito da una miscela complessa di silice e di silicati), ha una maggiore durezza (circa 6-7 della Scala Mohs), non reagisce con gli acidi anche forti (as. acido cloridrico), e' lucidabile con maggiore difficolta', ha struttura granulare compatta e puo' assumere varie colorazioni in relazione agli agenti pigmentanti contenuti. In pratica, se un materiale trattato con acido cloridrico non da nessuna reazione, esso ha una natura silicea (granito, quarzite, ecc.); se invece si osserva un vivace sviluppo di bolle di gas, allora puo' essere un marmo o una limestone o altro materiale con componente calcarea.



Come si può proteggere il marmo dal rischio delle macchie in cucina?

Non è consigliabile utilizzare prodotti pellicolanti perché provocano facilmente alterazioni di colore del materiale: la lucidatura del materiale non ha solo funzione ornamentale (per esaltare colore e venatura del marmo) ma anche meccanica perché, chiudendo i pori del materiale, lo rende impermeabile. Un sistema più tradizionale consiglia come finitura superficiale la levigatura (che non chiude i pori) e di cospargere il piano con olio di oliva, che penetrando negli interstizi liberi e per un profondità superficiale, rende il marmo inerte alla penetrazione dei liquidi per l'idrorepellenza dell'olio.




Dove si può trovare documentazione tecnica sulle pietre?

Il Centro che presenta la maggior disponibilità di documentazione è l'INTERNATIONAL STONE INFORMATION CENTRE (ISIC) presso l'IMM di Carrara, completo di una ricca biblioteca specifica, di una raccolta delle riviste specializzate di tutto il mondo, di numerose tesi di laurea, di oltre 1000 progetti con l'uso di materiali lapidei ampiamente documentati. Indirizzo: Viale Galileo Galilei, 133 - 54036 Marina di Carrara - Tel +39 0585 787963 fax +39 0585 787602 info@isicentry.com




Qual è lo spessore minimo a cui si può tagliare la pietra?

Grazie all'attuale tecnologia si possono raggiungere spessori di 4 mm. ma il materiale perde la propria resistenza ed ha quindi bisogno di essere rinforzato da supporti, il più noto dei quali è il nido d'ape d'alluminio.




Come proteggere pavimentazioni da macchie ?

Per lo sporco comune (sporco idrosolubile) trattare la superficie con specifici prodotti idrorepellenti, meglio se siliconici (es. con polisilossani). Se invece bisogna proteggere la superficie da macchie oleose (es. pavimentazioni di cucine, di sale da pranzo, tavoli, ecc.) trattare con specifici agenti oleorepellenti, normalmente costituiti cere o, meglio, da polimeri fluorurati ed eseguire una periodica manutenzione.



Come eliminare efflorescenze saline ?

Questo e' il tipico caso presentato da alcuni marmi di derivazione Egiziana (es. Sunny Galala e simili): sulla superficie si forma una patina biancastra che fa perdere lucentezza al materiale. Il procedimento di bonifica non e' semplice e si basa sull'utilizzo di certi polimeri organici che impregnano la pietra impedendo la risalita dell'umidita' ed il conseguente affioramento della salinita' contenuta nella pietra stessa.



Come eliminare le "macchie" scure da materiali tipo Nero Zimbabwe ?

Non si tratta di macchie vere e proprie, ma di xenoliti cioe' di materiale di diversa natura e composizione presenti nella pietra stessa. L'eliminazione dell'effetto di "macchia" viene usualmente fatta mediante trattamento con soluzioni acide (normalmente acido fosforico). Buoni risultati possono essere anche ottenuti trattando il materiale con idonei polimeri che scuriscono il fondo della pietra rendendo irriconoscibile la "macchia" stessa.



Come vedere se un granito puo' formare, nel tempo, macchie e punti di ruggine ?

Semplicemente trattando una pezzo di lastra del granito in esame con dell'acqua ossigenata lasciando agire per qualche ora. Se si formano punti e zone rugginose, con molta probabilita' il granito tendera' a fare una cosa analoga (anche se piu' lentamente) quando esposto agli agenti atmosferici.



Come rimuovere il chewing gum da pavimentazioni ?

E' un problema tipico dei marciapiedi e degli arredi urbani. Depositare un po' di ghiaccio secco (anidride carbonica solida) sul chewing gum. Poi semplicemente togliere via il chewing gum. Il ghiaccio secco e' normalmente reperibile dai rivenditori di gas compressi e anche in certe gelaterie.



Come esaltare il grado di lucidita' delle lastre di granito ?

Dopo che il piombo e' stato eliminato dai processi di lucidatura, vi sono dei problemi nell'attribuire buona lucentezza alle lastre di granito. Allo stato attuale si ricorre ad applicazioni di cere (che pero' hanno un effetto assai limitato nel tempo) o di materiali polimerici. Buoni risultati hanno dati i prodotti siliconici ad effetto impregnante che eliminano anche microrofratture (spider craks) ed attribuiscono caratteristiche idrorepellenti.



Come esaltare i contrasti cromatici nei materiali colorati ?

Un buon metodo e' quello di attribuire il cosi' detto "effetto bagnato" che si basa sulla variazioni dell'indice di rifrazione di un materiale quando questo e' bagnato da un liquido. In commercio vi sono molti prodotti adatti allo scopo: i piu' comuni sono costituiti da idonee miscele (cere, polimeri, solventi, ecc.) di facile applicazione ed alcuni anche di lunga durata e buona resistenza agli agenti atmosferici. Il trattamento e' particolarmente consigliato per certi marmi verdi.



Come attribuire una "tonalita' antica" a certi marmi ?

L'uso di materiale "anticato" si sta' sempre piu' diffondendo per la realizzazione di pavimentazioni a mosaico, di rivestimenti, ecc. La formazione di superfici a "buccia di arancia" viene fatta trattando il materiale (spesso costituito da marmette e listelli di marmi colorati) con miscele di acidi che causano un attacco non omogeneo della superficie calcarea. Successivamente il materiale puo' essere trattato con un agente patinante (in genere un polimero reticolante) che ravviva ed esalta i contrasti cromatici.



Come aumentare la tonalita' di colore di alcune pietre scure ?

Spesso alcune pietre scure (Nero Marquina, Nero Zimbabwe, ecc.) hanno una colorazione un po' smorta che deve essere intensificata per renderle accettabili e commercializzabili. Per questo scopo si trattano con soluzioni idrocarburiche di alcuni polimeri che penetrano nell'abito cristallino dando un effetto bagnato permanente con conseguente netto scurimento del materiale. I migliori risultati si ottengono con miscele di polimeri siliconici e acrilici.



Come rinforzare materiali teneri per realizzare parti soggette a calpestio ?

E' il caso tipico di alcune limestone che usate "tal quali" sono del tutto inadatte, per la loro scarsa durezza, ad essere applicati in zone ad elevato calpestio. Per renderli adatti a queste applicazioni, esse vengono trattate con polimeri igroindurenti che penetrano nelle porosita' della pietra ed originano uno strato di polimererico di elevata durezza che rinforza il materiale in questione. Come agenti rinforzanti sono normalmente utilizzati specifici polimeri poliuretanici.



Si puo' usare candeggina per le usuali operazioni di pulizia delle pavimentazioni di marmo ?

L'uso prolungato di agenti ossidanti sui marmi e' sconsigliato in quanto potrebbe favorire lenti processi di ossidazione di alcuni costituenti dei marmi stessi. Nel caso particolare del marmo bianco, alcuni componenti dei pigmenti che costituiscono le venature potrebbero alterarsi. Usare quindi detersivi neutri privi di agenti ossidanti e chelanti: va bene il comune sapone di Marsiglia.



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